Sanità ionica sempre più in agonia: inaccettabili i ritardi della regione

Pubblicato il 13 febbraio 2024 • Servizi , Tutte le News

La consegna del nuovo nosocomio tarantino non avverrà prima del prossimo anno, la questione dei Pronto soccorso resta ancora irrisolta, i tempi biblici imposti dalle liste di attesa per analisi ed esami specialistici: tramite il sindaco Rinaldo Melucci la comunità tarantina chiede soluzioni definitive ed immediate.

Le criticità che affliggono la sanità ionica hanno raggiunto un punto di non ritorno che vede la sua più fedele dimostrazione nei continui ritardi nella consegna dell'Ospedale "San Cataldo" di Taranto. Attendere ancora soluzioni affidandosi a cristiana rassegnazione non è più possibile. Adesso, i cittadini meritano risposte concrete e non promesse alle quali non si può più dare credito.

Nell'ottobre del 2020, un'intera comunità ha guardato con speranza all'avvio dei lavori per realizzare una struttura che, destinata a sostituire i nosocomi "SS. Annunziata" di Taranto e di Grottaglie, avrebbe dovuto avere un ruolo strategico nell'ambito della rete ospedaliera pugliese. Tuttavia, ciò che doveva essere completato entro 400 giorni lavorativi ha visto i suoi tempi di “creazione” dilatati fino al giugno del 2024, con le successive gare per la dotazione di arredi ed attrezzature che fanno prevedere la consegna definitiva per luglio del 2025. Con buona pace per la salute dei tarantini! Il tutto senza contare che questo slittamento di tempi va ad incidere sulla formazione dei laureati del Dipartimento di Medicina che, qualora fosse disponibile il “San Cataldo” con un suo polo didattico, potrebbero proseguire il loro percorso formativo senza trasferirsi altrove.

Alla Regione si chiede un'attenzione maggiore rispetto a quella prestata sinora verso un territorio alle prese con gravissime criticità. Ed è per questo che viene chiamata ad un impegno concreto sui reparti del Pronto Soccorso di Taranto, ad adottare iniziative immediate per ridurre gli scandalosi tempi delle liste d'attesa, a garantire una pianta organica del personale sanitario adeguata alle esigenze della popolazione. A tal proposito, va evidenziato che nella ASL di Taranto si registra da tempo una rilevante carenza di numerose figure. Infatti, mancano infermieri, OSS, tecnici della riabilitazione e della prevenzione, per non parlare dell’accentuata penuria di dipendenti che svolgono ruoli amministrativi. Un quadro della situazione che sta mettendo in ginocchio un’intera città e la sua provincia.